Il somatic coaching è un approccio al coaching che unisce psicologia, arti marziali, meditazione e metodo Feldenkrais per implementare pratiche orientate al corpo.
Il coaching è ormai riconosciuto come uno degli approcci più efficaci per supportare le persone nella loro crescita personale e professionale.
La crescita è però cambiamento e questo rappresenta per tutti una grande sfida.
Infatti i nostri comportamenti abituali si sono strutturati nel tempo come risposte efficaci ad alcuni nostri bisogni; tre in particolare:
- sicurezza per soddisfare questo bisogno mettiamo in campo dei comportamenti per proteggerci;
- essere riconosciuti, visti, avere impatto;
- appartenere, sentirsi parte di un gruppo, della comunità.
Queste modalità di muoverci nel mondo, di agire, di relazionarci, rappresentano le nostre strategie di resilienza e di sopravvivenza, le nostre visioni del mondo, le nostre abitudini che ci hanno permesso di diventare ciò che siamo, ci caratterizzano e sono radicati in noi cosi tanto che spesso non ne siamo neppure consapevoli.
E va tutto bene, fino a quando non ci rendiamo conto che in qualche modo sono questi stessi comportamenti che oggi ci stanno ostacolando.
Ci sono stati utili per arrivare dove siamo oggi, ma non ci permettono di farci andare avanti.
Forse il bisogno di essere accettati ci ha spinto ad essere molto in ascolto senza però esporci quando abbiamo punti di vista differenti ed il nuovo ruolo in azienda ci richiede di essere assertivi o forse questo stesso bisogno ci ha portato a fare ciò che soddisfava le aspettative/la cultura della famiglia o del gruppo di riferimento e ad un certo punto non ne possiamo più.
Oppure, per essere riconosciuti, tendiamo a non ascoltare ed a cercare di dimostrare di aver ragione perdendoci il contributo degli altri e creando relazioni faticose.
Il somatic coaching
Un percorso di coaching potrà essere straordinariamente efficace nel farci diventare consapevoli di ciò che davvero vogliamo, nel definire con chiarezza l’obiettivo che vogliamo raggiungere e nel prenderci la responsabilità dei risultati delle nostre azioni, decidendo quali nuovi comportamenti dobbiamo apprendere allenandoci poi a metterli in pratica.
Ma spesso per quanto ci siamo impegnati, nei momenti di difficoltà potremmo tornare a ripercorrere i sentieri noti, potremmo tornare le persone che eravamo, le vecchie abitudini si ripresentano. Come mai?
Le nostre modalità di agire le abbiamo “embodied” incarnate nel corso degli anni a livello di muscolatura, tessuti, sistema nervoso, hanno plasmato il nostro corpo, la nostra postura, la nostra voce il nostro modo di muoverci e di parlare.
Il corpo rappresenta il centro della nostra esperienza vissuta nel mondo. Ci rappresenta e parla di noi.
Mettere in atto nuovi comportamenti in modo sostenibile nel tempo, in modo autentico richiede che questi vengano” incorporati”.
Richard Strozzi, con oltre 50 anni di esperienza e un dottorato in Psicologia con enfasi sull’integrazione mente-corpo, ha sviluppato più di 50 anni fa l’approccio somatico al cambiamento.
Il somatic coaching unisce – appunto – psicologia, arti marziali, meditazione e Feldenkrais per implementare pratiche orientate al corpo.
Strozzi sostiene che per ottenere cambiamenti veramente sostenibili negli individui e nei team è necessario implementare pratiche orientate al corpo per dissolvere abitudini, comportamenti e interpretazioni del mondo che non ci sono più utili.
Questi schemi possono essere cambiati attraverso tre passaggi:
- diventare consapevoli attraversi le sensazioni che il nostro corpo ci manda delle nostre modalità di muoverci, di come questo rappresenta i nostri comportamenti abituali e di come impattano sugli altri;
- attuare dei movimenti, delle pratiche che ci consentano di aprirci e lasciare andare le vecchie abitudini;
- allenare nuove pratiche per incorporare nuove abitudini, cosi che le nuove azioni siano coerenti con il corpo, le emozioni, le nostre parole, la nostra postura incarnando nuovi modi di essere.
