HR in azienda, ruolo e funzione nel 2025

Negli ultimi anni, il ruolo delle Risorse Umane (HR) ha subito una profonda trasformazione, spinta dai cambiamenti socio-economici, dall’innovazione tecnologica e dalle mutate aspettative dei lavoratori. Da una funzione tradizionalmente orientata alla gestione amministrativa del personale, l’HR ha assunto un ruolo sempre più strategico all’interno delle aziende, diventando un pilastro fondamentale per il successo organizzativo, accompagnando il business e comprendendone le necessità. Ecco le principali tendenze e innovazioni che hanno caratterizzato l’evoluzione della funzione HR.

Digitalizzazione e funzione HR Tech

Uno degli sviluppi più significativi è stato l’adozione di tecnologie digitali e soluzioni HR Tech. Le piattaforme di gestione delle risorse umane, come i software di HRIS (Human Resource Information Systems), hanno automatizzato molti processi, migliorando l’efficienza e la precisione nella gestione dei dati. L’intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nelle risorse umane. Il 32% delle aziende utilizza almeno una soluzione di AI per supportare processi HR, come chatbot e sistemi di screening automatizzato dei CV. Nonostante l’uso di AI generativa sia ancora limitato, il potenziale di trasformazione è enorme: il 24% delle attività lavorative potrebbe già essere gestito dall’AI, con impatti significativi non solo sulla produttività, ma anche sullo sviluppo delle competenze. Tuttavia, rimangono delle preoccupazioni, con il 26% dei lavoratori che teme un aumento della precarietà e il 22% che vede a rischio la rilevanza delle proprie competenze.

L’automazione ha ridotto il carico burocratico e ha permesso ai professionisti HR di dedicarsi a compiti più strategici, come lo sviluppo delle competenze e la gestione del cambiamento culturale. L’HR Tech ha inoltre facilitato l’introduzione di pratiche di people analytics, attraverso cui i dati vengono analizzati per prendere decisioni più informate su assunzioni, promozioni e sviluppo delle risorse interne.

Ruolo HR in azienda verso la centralità del benessere

Le politiche di welfare aziendale si sono ampliate per includere programmi di supporto psicologico, flessibilità lavorativa, piani di previdenza integrativa e iniziative per la diversità e l’inclusione. La pandemia da COVID-19 ha ulteriormente accelerato questa tendenza, con molte aziende che hanno introdotto misure per gestire lo stress lavorativo e promuovere il benessere in un contesto di lavoro ibrido o da remoto.

Employee Experience

Oggi, l’esperienza del dipendente (Employee Experience) è al centro della funzione HR aziendale. Le imprese hanno capito che il benessere dei dipendenti non solo aumenta la produttività, ma è anche un fattore chiave per attrarre e trattenere talenti. Si è passati dal semplice focus sul “work-life balance” a un approccio più olistico, che include il benessere mentale, fisico ed emotivo dei dipendenti.

Il lavoro ibrido e il remote working

L’avvento della pandemia ha trasformato radicalmente il modo in cui si lavora. Il lavoro da remoto, che prima era considerato un’opzione di nicchia, è diventato una norma per molte aziende. Con la diffusione del lavoro ibrido, i dipendenti possono alternare periodi di lavoro in ufficio con giorni di smart working.

Questa trasformazione ha portato l’HR a ridefinire le pratiche di gestione, introducendo nuove modalità di monitoraggio delle performance, di coordinamento dei team e di mantenimento della cultura aziendale. Sono stati sviluppati strumenti per la collaborazione digitale, la comunicazione interna e la formazione a distanza, cambiando il modo in cui i dipendenti interagiscono tra di loro e con l’organizzazione.

Diversity, Equity & Inclusion (DE&I)

Negli ultimi anni, l’attenzione a temi come la diversità, l’equità e l’inclusione è cresciuta in modo esponenziale. Le aziende stanno comprendendo sempre di più l’importanza di creare ambienti di lavoro inclusivi, dove la diversità di genere, etnia, età, orientamento sessuale e background culturale venga valorizzata.

L’HR in azienda ha il compito di implementare politiche e pratiche che promuovano la parità di trattamento e opportunità per tutti i dipendenti. Questo include azioni concrete come rivedere i processi di selezione per eliminare bias inconsci, creare gruppi di affinità all’interno delle organizzazioni e formare i leader su tematiche di DE&I. L’obiettivo finale è quello di creare una cultura aziendale che abbracci la diversità come una risorsa per l’innovazione e il successo.

L’importanza della funzione HR nella formazione continua

In un contesto di continua innovazione tecnologica, dove la digitalizzazione accelera l’obsolescenza di molte professioni, le aziende stanno investendo sempre più in programmi di formazione per riqualificare il personale e garantirne l’occupabilità a lungo termine. La necessità di formare il personale in nuove competenze tecniche e trasversali ha portato alla crescente importanza del reskilling (riqualificazione) e dell’upskilling (potenziamento delle competenze). L’HR ha assunto un ruolo centrale nel facilitare percorsi di formazione e sviluppo che preparano i dipendenti alle sfide future.

Le aziende hanno investito in piattaforme di e-learning e in programmi di formazione su misura per rispondere alle esigenze specifiche dei loro dipendenti. Il ruolo dell’HR in questo contesto è diventato quello di facilitatore del cambiamento, promuovendo una cultura dell’apprendimento continuo e del miglioramento professionale.

La leadership e l’importanza delle soft skills

La leadership all’interno delle organizzazioni ha subito un’evoluzione significativa. Se in passato il successo di un leader era spesso misurato sulla base delle sue capacità tecniche e dei risultati raggiunti, oggi vengono sempre più valorizzate le soft skills, come l’intelligenza emotiva, la capacità di comunicazione e il pensiero critico.

I leader sono chiamati a guidare in un contesto di incertezza e cambiamento, dove è necessario essere empatici e saper motivare e coinvolgere i team. L’HR ha un ruolo chiave nel formare i leader di domani, investendo in programmi di leadership development e promuovendo uno stile di leadership inclusivo e collaborativo.

La scena attuale del mercato del lavoro

Secondo quanto emerso dal Convegno dell’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano. Oggi, l’88% dei team HR nelle organizzazioni italiane fatica a trovare personale qualificato, specialmente in settori tecnici e digitali. A complicare ulteriormente il quadro, oltre la metà delle imprese dichiara che questa difficoltà è in aumento. Questo squilibrio tra domanda e offerta, noto come “talent shortage”, è influenzato non solo dalla mancanza di competenze, ma anche dalla disconnessione tra ciò che le aziende offrono e le aspettative dei lavoratori in termini di stipendio, flessibilità e benessere. Solo il 9% degli italiani si dichiara soddisfatto del proprio lavoro attuale, considerando benessere fisico, psicologico e relazionale, e appena il 5% si definisce “felice”. Questo spiega perché il 42% dei lavoratori sta cercando nuove opportunità, spesso motivato dal desiderio di migliorare la propria salute mentale e fisica.

HR, azienda e sfide future

La funzione HR si sta evolvendo insieme alle organizzazioni e per ricoprire un ruolo HR è ritenuta estremamente valorizzante un’esperienza pregressa nel business che permetta di dare alla funzione un ruolo rotondo con un’elevata comprensione delle dinamiche aziendali.

L’evoluzione della funzione HR negli ultimi anni ha trasformato profondamente il modo in cui le aziende gestiscono e valorizzano il capitale umano. Le sfide poste dalla digitalizzazione, dalla pandemia e dal cambiamento culturale hanno reso l’HR una funzione strategica e centrale per il successo di lungo termine delle organizzazioni. Il futuro del lavoro sarà sempre più caratterizzato da flessibilità, diversità e innovazione, e l’HR continuerà a essere un motore di questo cambiamento.